La Thai Airways era in perdita a causa dell’emergenza sanitaria, ma il governo tailandese finanzierà la manutenzione dei suoi aerei in cielo.
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Un anno duro per la Thai Airways
Il 2020 è un anno difficile per tutti, ma soprattutto per l’aviazione. Oggi parliamo della Thai Airways che, in grave difficoltà, aveva chiesto un salvataggio del governo tramite un prestito di 58,1 miliardi di dollari.
Invece, i funzionari tailandesi hanno preferito elaborare un piano di ristrutturazione per evitare il fallimento.
Il settore aereo globale sta affrontando una grave crisi finanziaria a causa delle restrizioni ai viaggi. E noi lo sappiamo bene, ma la compagnia tailandese era sotto pressione finanziaria anche dell’emergenza sanitaria.
La Thai Airways non si fermerà
In una dichiarazione sul suo sito web, la compagnia aerea ha dichiarato che: “non ha intenzione di presentare istanza di fallimento, rispondendo alle voci apparse nelle notizie online”.
La compagnia aerea è posseduta al 51% dal governo thailandese ed è controllata dal suo State Enterprise Policy Committee (SEPC).
Dopo una riunione di gabinetto martedì, il primo ministro thailandese, Prayuth Chan-ocha, ha dichiarato: “Il governo ha rivisto tutte le dimensioni. Abbiamo deciso di presentare una petizione per la ristrutturazione e di non lasciare che Thai Airways fallisca. La compagnia aerea continuerà a operare.”
Il precedente pacchetto di salvataggio presentato dalla compagnia aerea prevedeva un prestito garantito dal governo e sostenuto dal ministero delle finanze.
La compagnia tailandese ha circa 80 aerei e 22.000 dipendenti. I voli internazionali ripartiranno dal 30 giugno.
Ma i viaggi quando potranno tornare alla normalità?
L’International Air Transport Association ha affermato che i viaggi aerei non dovrebbero tornare alla normalità fino al 2023.
La Thai Airways non è l’unica a soffrire la crisi. Avianca, la compagnia colombiana, rischia il fallimento, mentre Virgin Australia, la seconda compagnia aerea più grande in Australia, non ha ottenuto il salvataggio del governo.