Cosa fare in caso di volo cancellato o in ritardo?

Cosa fare in caso di volo cancellato o in ritardo? Scopri quali sono i tuoi diritti e in quali casi puoi richiedere un rimborso.

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Cosa fare in caso di volo cancellato o in ritardo?

L’estate 2022 segna il ritorno ad un turismo quasi ai livelli del 2019, eppure sono mesi difficili per chi viaggi in aereo a causa di continui scioperi in cui i voli vengono cancellati o posticipati. Come comportarsi in caso di volo cancellato o in ritardo? È importante conoscere i propri diritti di viaggiatore e in quali casi è possibile richiedere un rimborso se non si dispone di un’assicurazione di viaggio. Scopriamo insieme cosa fare in caso di sciopero o cancellazione del volo.

Sciopero

Come accennato prima, quest’estate stiamo assistendo ad un gran numero di scioperi delle compagnie aeree, soprattutto a causa di mancanza di personale. In caso di sciopero le compagnie aeree offrono due soluzioni: il rimborso del biglietto entro 7 giorni dallo sciopero, oppure un volo alternativo a quello prenotato, che potrebbe essere il primo disponibile in giornata oppure un altro volo in un giorno a scelta.

Si possono prendere, però, alcune precauzioni per evitare di imbattersi in uno sciopero aereo. La prima è quella di scegliere la fascia oraria tra le 8 e le 11 di mattina perché si tratta dei primi voli della giornata ed è raro che si accumulino ritardi. Inoltre, è preferibile viaggiare il sabato e il giovedì perché sono le giornate con minore affluenza.

Volo cancellato

Come comportarsi in caso di volo cancellato? Il regolamento varia in base al Paese di appartenenza della compagnia aerea. Le compagnie dell’Unione europea rispondono al Regolamento UE 261 che prevede alcuni diritti per i viaggiatori. Anche in questo caso si può ottenere il biglietto di un volo sostitutivo, il primo disponibile anche di un’altra compagnia, oppure il rimborso, oltre al risarcimento per eventuali disagi e danni subiti.

Nel caso in cui la compagnia non provveda a fornire l’assistenza necessaria, che comprende anche la permanenza in aeroporto o la sistemazione in un albergo per i voli in giornate successive, il passeggero può sostenere le spese personalmente e richiedere successivamente il rimborso.

Esistono, però, dei casi in cui NON è possibile richiedere un rimborso. Ovevero nel caso in cui:

  • l’annullamento sia stato comunicato due settimane prima della data del volo;
  • l’annullamento sia stato comunicato tra il 14° e il 7° giorno prima della data di partenza e sia stata fornita un’alternativa con partenza non prima di 2 ore e arrivo non dopo 2 ore rispetto all’orario previsto dal volo originario;
  • la cancellazione sia imputabile a circostanze eccezionali, quindi cause non controllabili dalla compagnia aerea, come maltempo o terminali non funzionanti.

Volo in ritardo

Si ha diritto ad un rimborso o un risarcimento in caso di volo in ritardo, soprattutto se il ritardo è di almeno 3 ore. Si può ricevere assistenza in caso di ritardo di:

  • almeno 2 ore per voli entro i 1.500 km;
  • almeno 3 ore per voli in UE tra i 1.500 e i 3.000 km;
  • più di 4 ore per voli con percorrenza superiore.

Come chiedere un rimborso?

Esistono due modalità per richiedere il rimborso del biglietto o il risarcimento per i disagi subiti. La prima e la più semplice è quella di inviare un reclamo alla compagnia aerea compilando il modulo disponibile sul sito. Altrimenti, si può utilizzare la piattaforma riservata ai consumatori per la risoluzione online delle controversie sul portale dell’Unione Europea. In caso di mancata risposta entro 6 settimane, il modulo dovrà essere inoltrato all’organismo nazionale di attuazione dello Stato membro di destinazione del volo.