Che cos’è la sindrome di wanderlust? Da dove ha origine questo termine e cosa dice la scienza al riguardo? Scoprilo nel nostro articolo!
LEGGI ANCHE: Perché le vacanze al mare ci rendono più felici?
Che cosa significa per voi viaggiare? Si tratta di una passione? Per alcune persone è una vera e propria necessità: la sindrome di wanderlust. Che cos’è e da dove ha origine questo termine?
Anche la scienza ha analizzato questi impulsi e ha scoperto che non si tratta di una semplice passione: viaggiare è nel nostro DNA.
Il significato del termine
Il termine wanderlust viene dalla lingua tedesca e deriva dall’unione di due parole: wander, girovagare e lust, desiderio.
L’origine della parola è spesso collegata al romanticismo tedesco. Infatti, il wanderer romantico è il viandante, colui che segue un cammino a livello spiritale, alla ricerca di se stesso. Wanderlust significa andare alla ricerca di qualcosa che ancora non si conosce. Il bisogno impellente di conoscere sempre nuova gente e nuovi posti, fare esperienze mai fatte prima… scoprire l’ignoto. Ecco cosa caratterizza la wanderlust.
Wilhelm Meinster di Wolfgang Goethe è un esempio di questa sindrome. Si tratta di un impulso innato, ma come si spiega a livello scientifico?
Le teorie scientifiche a supporto della sindrome di wanderlust
Chi “soffre” di wanderlust, spesso vive questa passione come una vera e propria ossessione: quella di fuggire e viaggiare. Ma c’è anche una spiegazione scientifica.
Infatti, diverse ricerche hanno dimostrato che nel DNA esiste un vero e proprio “gene del viaggio”, detto appunto “gene di wanderlust”. Corrisponde al DRD4 7r, un recettore della dopamina D4 che regola il livello di curiosità di un individuo e lo rende sensibile agli stimoli esterni. La sua funzione si collega, dunque, alla dopamina, neurotrasmettitore fondamentale nel determinare gli equilibri dell’umore.
A livello storico, questo gene si collega ai popoli che hanno un passato di migrazioni, come ad esempio il popolo africano che ha storicamente percorso lunghe distanze.
Tuttavia, questo gene non è così diffuso. Una ricerca pubblicata dalla rivista “Evolution and Human Behaviour” dimostra che solo il 20% della popolazione mondiale presenta alti livelli di DRD4 7r nel proprio corredo genetico.
Chi è il wanderer?
In conclusione, il wanderer non è solo colui che ha voglia di viaggiare. Il suo DNA lo spinge a scoprire nuovi luoghi, infatti il wanderer è sempre alla ricerca di nuove avventure, nuovi piatti da assaggiare e nuove persone da conoscere.
Il viaggiatore che ha la sindrome di wanderlust è sempre alla ricerca di nuovi viaggi e nuove offerte su aerei, treni e navi.
Inoltre, è anche un appassionato di film e documentari sul mondo dei viaggi, legge manuali e ha sempre una guida turistica con sé.
Ti riconosci in questo identikit?