Negli Stati Uniti continuano le proteste per l’ottava notte per la morte dell’afroamericano George Floyd, ma diminuisce la violenza.
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Stati Uniti: continuano le proteste ma con meno violenza
Negli Stati Uniti continuano le proteste per l’ottava notte di seguito, ma diminuisce la violenza. Una delle più grandi proteste ha avuto luogo nella sua città natale di Houston, in Texas.
Molti hanno sfidato il coprifuoco in diverse città e hanno saccheggiato vari negozi. Nel centro di Washington DC la polizia ha sparato gas lacrimogeni fino a notte fonda.
Il caso Floyd ha riacceso la rabbia per le uccisioni legate al razzismo. I manifestanti sono scesi in strada per esprimere il loro sdegno per il trattamento di George Floyd, ma anche per condannare più ampiamente la brutalità della polizia contro i neri americani.
Il traffico è stato bloccato nel quartiere di Manhattan a New York poiché i manifestanti hanno ignorato un coprifuoco notturno.
Grandi manifestazioni si sono svolte anche a Los Angeles, Filadelfia, Atlanta e Seattle. Minneapolis, dove è morto il 46enne Floyd. Ad Atlanta, la polizia ha sparato gas lacrimogeni per disperdere una manifestazione vicino al Centennial Olympic Park.
La reazione di Trump alle proteste
Il presidente Donald Trump ha nel frattempo difeso la sua controversa decisione di posare con una Bibbia fuori da una chiesa storica di Washington.
Lunedì la polizia ha usato proiettili di gomma e granate fumogene per sgomberare i manifestanti vicino alla Casa Bianca.
Michael Curry, vescovo presiedente della diocesi della Chiesa episcopale di Washington, lo ha accusato di usare la Chiesa per “scopi politici partigiani”. Le critiche sono arrivate anche dall’arcivescovo cattolico di Washington, che ha condannato la visita di Trump al Santuario Nazionale di San Giovanni Paolo II martedì.
Lunedì, Trump ha dichiarato che avrebbe schierato l’esercito se la polizia non fosse riuscita a controllare le proteste.
Lunedì sera si sono verificati alcuni dei peggiori disordini con saccheggi e incendi diffusi. A Las Vegas, un ufficiale di polizia è in gravi condizioni. Anche quattro poliziotti sono stati uccisi a St Louis.
Stati Uniti: come sono iniziate le proteste?
Le proteste sono iniziate con il video che mostrava l’arresto di George Floyd a Minneapolis il 25 maggi e un ufficiale di polizia bianco che continuava a inginocchiarsi sul suo collo uccidendolo. L’ufficiale, Derek Chauvin, è stato accusato di omicidio di terzo grado e comparirà in tribunale la prossima settimana. Altri tre agenti di polizia sono stati licenziati.
Il caso Floyd segue altri casi che guidato il movimento Black Lives Matter negli ultimi anni.
Per molti, l’indignazione per la morte di Floyd riflette anche anni di frustrazione per la disuguaglianza e la discriminazione socio-economica.
Ma le proteste fanno eco anche a quelle del movimento per i diritti civili più di 50 anni fa. Questa azione è stata guidata da Martin Luther King Jr e ha cercato di sfidare la supremazia bianca e le politiche segregazioniste che all’epoca erano all’ordine del giorno.